
Nell’ultimo anno (2024-2025), diversi palestinesi hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, in particolare nei premi Pulitzer, Oscar ed Emmy, per il loro lavoro nel giornalismo, nella letteratura e nel cinema. Di seguito un elenco dei principali riconoscimenti ottenuti da palestinesi, basato sulle informazioni disponibili:
Premi Pulitzer 2025
- Mosab Abu Toha: Poeta e scrittore di Gaza, ha vinto il Premio Pulitzer nella categoria “Commento” per una serie di saggi pubblicati sul New Yorker. Questi testi documentano la vita e le sofferenze dei palestinesi a Gaza, combinando “reportage approfondito e memoria intima”, secondo il comitato. Abu Toha ha dedicato il premio al suo amico poeta Refaat Alareer, ucciso in un attacco israeliano nel dicembre 2023, citando le sue parole: “Che porti speranza, che diventi una storia”.
- Fotografi palestinesi dell’Agence France-Presse (AFP): Sono stati finalisti nella categoria “Fotografia Breaking News” per le loro “immagini potenti” che catturano “l’umanità della popolazione di Gaza in mezzo a distruzione e perdita diffuse”. Sebbene non abbiano vinto, il loro lavoro è stato riconosciuto per il suo impatto.
Oscar 2025
- Basel Adra e Hamdan Ballal (parte del collettivo di No Other Land): Il documentario No Other Land, diretto da un collettivo israelo-palestinese che include i palestinesi Basel Adra e Hamdan Ballal, ha vinto l’Oscar come Miglior Documentario. Il film, girato tra il 2019 e il 2023, denuncia le demolizioni e le violenze sistematiche contro i palestinesi a Masafer Yatta, in Cisgiordania. Durante la cerimonia, Basel Adra ha pronunciato un discorso potente, chiedendo di fermare la “pulizia etnica dei palestinesi” e sottolineando il suo impegno come padre per un futuro migliore per sua figlia. Il documentario ha anche ricevuto riconoscimenti al Festival di Berlino e altre rassegne internazionali.
Emmy Awards 2024
- Bisan Owda: Giornalista e filmmaker palestinese di Gaza, ha vinto un News and Documentary Emmy nella categoria Outstanding Hard News Feature Story: Short Form per il suo documentario It’s Bisan from Gaza and I’m Still Alive, prodotto con AJ+ (Al Jazeera). Il premio, assegnato il 25 settembre 2024, ha riconosciuto il suo lavoro nel documentare la vita sotto il conflitto a Gaza, mostrando il suo sfollamento forzato da Beit Hanoun. Il documentario ha raggiunto milioni di spettatori attraverso i social media, nonostante alcune controversie legate alla sua nomination.
World Press Photo 2025
- Samar Abu Elouf: Fotografa palestinese, ha vinto il World Press Photo of the Year per uno scatto che ritrae un bambino amputato a Gaza, realizzato per il New York Times. La foto, scattata a Doha nel marzo 2024, è stata premiata per la sua capacità di raccontare “la storia di un singolo bambino, ma anche di una guerra più ampia, le cui conseguenze si estenderanno per generazioni”.
Note aggiuntive
- Contesto e impatto: I riconoscimenti a Mosab Abu Toha, Samar Abu Elouf, Basel Adra, Hamdan Ballal e Bisan Owda riflettono un’attenzione crescente verso le narrazioni palestinesi, in un momento in cui il conflitto in Medio Oriente è al centro del dibattito globale. Questi premi non solo celebrano il talento individuale, ma amplificano le voci di chi documenta le difficoltà e la resilienza del popolo palestinese.
Fonte: Grok(AI)